Sentenza derivati: Omegna deve a Unicredit 1 milione e 900mila euro

OMEGNA - Sale da 200mila a un milione e 70mila euro il fondo di garanzia per far fronte al debito di 1 milione e 900mila euro del Comune di Omegna con Unicredit. L’ha deciso, alla seconda seduta del nuovo mandato amministrativo di giovedi? 27, all’unanimita? il Consiglio comunale. Per incrementare il fondo l’assise ha accettato la proposta dell’assessore competente Francesco Perrone di attingere all’avanzo di bilancio. La vicenda si trascina dal 2012, quando il governo decise di cancellare i “derivati”, utilizzati da molti comuni ed altri enti territoriali per finanziare il proprio debito. Il Comune di Omegna ha gia? perso nei primi due gradi di giudizio. L’ultima speranza e? affidata ad un eventuale terzo grado di giudizio per ricorrere al quale l’Amministrazione Marchioni ha incaricato l’avvocato Paolo Scaparone, uno dei migliori in materia di diritto amministrativo del quale si sono gia? avvalsi alti comuni del Verbano Cusio Ossola alle prese con la giustizia amministrativa. 

Mauro Rampinini

OMEGNA - Sale da 200mila a un milione e 70mila euro il fondo di garanzia per far fronte al debito di 1 milione e 900mila euro del Comune di Omegna con Unicredit. L’ha deciso, alla seconda seduta del nuovo mandato amministrativo di giovedi? 27, all’unanimita? il Consiglio comunale. Per incrementare il fondo l’assise ha accettato la proposta dell’assessore competente Francesco Perrone di attingere all’avanzo di bilancio. La vicenda si trascina dal 2012, quando il governo decise di cancellare i “derivati”, utilizzati da molti comuni ed altri enti territoriali per finanziare il proprio debito. Il Comune di Omegna ha gia? perso nei primi due gradi di giudizio. L’ultima speranza e? affidata ad un eventuale terzo grado di giudizio per ricorrere al quale l’Amministrazione Marchioni ha incaricato l’avvocato Paolo Scaparone, uno dei migliori in materia di diritto amministrativo del quale si sono gia? avvalsi alti comuni del Verbano Cusio Ossola alle prese con la giustizia amministrativa. 

Mauro Rampinini