Legge aborto: quando Novara diventa un caso

Legge aborto: quando Novara diventa un caso
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In Consiglio regionale, martedi? scorso, sono stati presentati da Pd e Sel due documenti «per garantire l’attuazione della legge 194». Si e? parlato anche di consultori e interruzioni di gravidanza. Proprio il Piemonte, e nel caso specifico Novara, condivide con Puglia e Sicilia un’anomalia territoriale: l’attivita? dei medici non obiettori e? superiore rispetto alla media. Partendo da questa premessa, e alla luce delle polemiche scattato nei giorni scorsi in Lazio, dopo il concorso bandito dall’ospedale S. Camillo, sono stati predisposti due provvedimenti che a breve arriveranno in aula regionale: comune la volonta? di potenziare i consultori, progressivamente impoveriti dalla mancanza di specialisti, e di rendere l’attivita? territoriale la piu? omogenea possibile. Infine, garantire la giusta proporzione tra medici obiettori, permettendo a tutte le donne una scelta libera e consapevole. Tra i firmatari anche il consigliere regionale novarese, Domenico Rossi: «Ho firmato sia la proposta di deliberazione a prima firma Marco Grimaldi
(Sel) sia la mozione a prima firma Nadia Conticelli (Pd) perche? credo sia giusto garantire quanto previsto dalla legge e per evitare che si creino casi limite, come quello dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Novara, dove la situazione e? certamente anomala e non in equilibrio. Credo - ha concluso - che vada affrontata anche con bandi riservati a specialisti non obiettori cosi? come prevedono sia la mozione sia la proposta di deliberazione».

La proposta di delibera presentata da Marco Grimaldi, capogruppo di Sel, prevede la possibilita?, per le Asl e le Aso che hanno una concentrazione di obiettori di coscienza superiore al 50% la possibilita? di bandire concorsi riservati a medici specialisti che non abbiamo prestato obiezione di coscienza. In Piemonte, stando al dato fornito da Grimaldi, gli obiettori sono il 67,4%. Per riequilibrare sul territorio regionale il rapporto fra personale obiettore e non obiettore, le aziende possono ricorrere anche alle procedure di mobilita? del personale. Previsto, inoltre, un percorso specifico nei consultori per le donne che intendono scegliere l’interruzione volontaria di gravidanza e campagne informative precisando quali attivita? sono comunque dovute dal personale sanitario (inserito nei consultori) che ha optato per l’obiezione di coscienza.
La mozione del Pd, primi firmatari i consiglieri Nadia Conticelli e Domenico Ra- vetti, parte dalle stesse premesse ed e? sostanzialmente simile, ad eccezione di un punto: nel senso che non si fa riferimento alla percentuale del 50% ma l’equilibrio nei consultori e negli ospedali tra medici obiettori e non ha come criterio i rispettivi carichi di lavoro.

Sandro Devecchi

In Consiglio regionale, martedi? scorso, sono stati presentati da Pd e Sel due documenti «per garantire l’attuazione della legge 194». Si e? parlato anche di consultori e interruzioni di gravidanza. Proprio il Piemonte, e nel caso specifico Novara, condivide con Puglia e Sicilia un’anomalia territoriale: l’attivita? dei medici non obiettori e? superiore rispetto alla media. Partendo da questa premessa, e alla luce delle polemiche scattato nei giorni scorsi in Lazio, dopo il concorso bandito dall’ospedale S. Camillo, sono stati predisposti due provvedimenti che a breve arriveranno in aula regionale: comune la volonta? di potenziare i consultori, progressivamente impoveriti dalla mancanza di specialisti, e di rendere l’attivita? territoriale la piu? omogenea possibile. Infine, garantire la giusta proporzione tra medici obiettori, permettendo a tutte le donne una scelta libera e consapevole. Tra i firmatari anche il consigliere regionale novarese, Domenico Rossi: «Ho firmato sia la proposta di deliberazione a prima firma Marco Grimaldi
(Sel) sia la mozione a prima firma Nadia Conticelli (Pd) perche? credo sia giusto garantire quanto previsto dalla legge e per evitare che si creino casi limite, come quello dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Novara, dove la situazione e? certamente anomala e non in equilibrio. Credo - ha concluso - che vada affrontata anche con bandi riservati a specialisti non obiettori cosi? come prevedono sia la mozione sia la proposta di deliberazione».

La proposta di delibera presentata da Marco Grimaldi, capogruppo di Sel, prevede la possibilita?, per le Asl e le Aso che hanno una concentrazione di obiettori di coscienza superiore al 50% la possibilita? di bandire concorsi riservati a medici specialisti che non abbiamo prestato obiezione di coscienza. In Piemonte, stando al dato fornito da Grimaldi, gli obiettori sono il 67,4%. Per riequilibrare sul territorio regionale il rapporto fra personale obiettore e non obiettore, le aziende possono ricorrere anche alle procedure di mobilita? del personale. Previsto, inoltre, un percorso specifico nei consultori per le donne che intendono scegliere l’interruzione volontaria di gravidanza e campagne informative precisando quali attivita? sono comunque dovute dal personale sanitario (inserito nei consultori) che ha optato per l’obiezione di coscienza.
La mozione del Pd, primi firmatari i consiglieri Nadia Conticelli e Domenico Ra- vetti, parte dalle stesse premesse ed e? sostanzialmente simile, ad eccezione di un punto: nel senso che non si fa riferimento alla percentuale del 50% ma l’equilibrio nei consultori e negli ospedali tra medici obiettori e non ha come criterio i rispettivi carichi di lavoro.

Sandro Devecchi

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