Via Bovio chiusa al traffico per sempre

Via Bovio chiusa al traffico per sempre
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NOVARA – In quartiere Sant’Agabio si sta costruendo il “Polo d’Innovazione” e la via Bovio è stata chiusa al traffico. La situazione però rimarrà la stessa anche a lavori terminati poiché nel piano particolareggiato esecutivo è prevista la realizzazione di un parco pubblico proprio nel tratto che vede, in fregio a via Bovio, l’edificio sede della Fondazione Novara Sviluppo, dove sono insediate numerose aziende di ricerca e di produzioni di eccellenza. Il gruppo della Lega Nord ha interrogato l’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Fonzo e Federico Perugini, nell’illustrare le preoccupazioni dei consiglieri del Carroccio, oltre ai disagi e all’impatto sull’attività delle aziende stesse, ha evidenziato che «trattandosi di una zona ad alto rischio, la chiusura di via Bovio equivale alla chiusura di una porta di sicurezza».

NOVARA – In quartiere Sant’Agabio si sta costruendo il “Polo d’Innovazione” e la via Bovio è stata chiusa al traffico. La situazione però rimarrà la stessa anche a lavori terminati poiché nel piano particolareggiato esecutivo è prevista la realizzazione di un parco pubblico proprio nel tratto che vede, in fregio a via Bovio, l’edificio sede della Fondazione Novara Sviluppo, dove sono insediate numerose aziende di ricerca e di produzioni di eccellenza. Il gruppo della Lega Nord ha interrogato l’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Fonzo e Federico Perugini, nell’illustrare le preoccupazioni dei consiglieri del Carroccio, oltre ai disagi e all’impatto sull’attività delle aziende stesse, ha evidenziato che «trattandosi di una zona ad alto rischio, la chiusura di via Bovio equivale alla chiusura di una porta di sicurezza».
Il vicesindaco e assessore con una risposta prima politica e poi tecnica ha motivato l’operato dell’Amministrazione che ‘carta canta’ risulterebbe in linea con quanto è stato predisposto dall’Amministrazione precedente con sindaco Massimo Giordano. «La pedonalizzazione del tratto di via Bovio – ha detto Fonzo – oggetto dell’interrogazione, era prevista nella delibera di Consiglio comunale n.26 del 26 maggio 2010. Delibera che è stata votata da 22 consiglieri, tra cui l’interrogante consigliere Perugini e il mio voto contrario (avevano votato contro tutti i gruppi di opposizioni formati da: Pd, ex Margherita, Sel, Socialisti, ndr.). Io non ero d’accordo con quel progetto – ha rimarcato Fonzo – ma accettato l’incarico di assessore, coerentemente con quanto assunto dal deliberato consiliare ho dato seguito a quanto era stato previsto. Nella fase di predisposizione della progettazione definitiva ed esecutiva delle opere inserite nel P.i.s.u. (Piano integrato di sviluppo urbano, ndr.) Sant’Agabio, i tecnici incaricati hanno dovuto conformarsi a quanto deciso dal Consiglio comunale». Perugini a margine del Consiglio ha commentato di aver «votato un indirizzo, il progetto in realizzazione è stato approvato dopo e dall’attuale Amministrazione». Al momento però, la delibera che Fonzo ha allegato alla sua risposta scritta, darebbe ragione proprio all’assessore, in quanto si tratta di un Ppe (Piano particolareggiato di iniziativa pubblica) denominato ‘Polo di Innovazione’, redatto dal servizio Pianificazione e programmazione urbanistica del Comune di Novara con il supporto di quattro professionisti esterni, piano che non sarebbe stato modificato. Relativamente all’asserita incompatibilità tra la pedonalizzazione del tratto di via Bovio e il Piano di emergenza esterna, l’assessore ha risposto: «Allego alla mia risposta scritta una nota della Prefettura di Novara di ieri, a firma del prefetto Castaldo, che chiarisce l’infondatezza delle preoccupazioni paventate nell’interrogazione anche sulla base di un sopralluogo effettuato dai Vigili del fuoco il 6 febbraio scorso». Si legge nella nota: “Il Piano di emergenza esterna di Sant’Agabio, recentemente approvato da questa Prefettura, prevede come misura di auto protezione per la popolazione il rifugio al chiuso e solo in via residuale e per casi particolari può essere disposta un’eventuale evacuazione dell’area a rischio secondo le vie di fuga predefinite”. Dal sopralluogo dei Vigili del fuoco è emerso che “per quello che è l’attuale assetto delle vie di circolazione, una eventuale necessità di evacuazione dell’area di interesse di coloro che lavorano nella Fondazione Novara Sviluppo (o in altre attività con accesso al primo tratto di via Bovio a partire da corso Trieste) potrebbe avvenire sia seguendo il senso unico fino alla via Giovanni Visconti (da cui si defluirebbe verso viale Leonardo da Vinci) che percorrendo la trasversale via Pigafetta e la successiva strada Due ponti, ricongiungendosi quindi in corso Trieste. In entrambi i casi ci sarebbe una risibile dilazione dei tempi rispetto alla tempistica globale che un’operazione di evacuazione generale comporterebbe. A ciò si aggiunge che tali tempi, ancorché limitatamente dilatati, sarebbero comunque più contenuti rispetto ai tempi di evacuazione dell’area a rischio riscontrabili per le abitazioni e/o altre attività collocate in posizione meno favorevole rispetto all’area PEE di Sant’Agabio”. Totalmente insoddisfatto si è dichiarato il consigliere del Carroccio che ha replicato: «Il piano emergenziale è stato rivisto. La Prefettura afferma che è risibile il tempo maggiore, mi sarei aspettato che lei assessore rispondesse alla Prefettura che in casi emergenziali il tempo è fondamentale. Non possiamo accettare la risposta della Prefettura che ci vuole solo un po’ di tempo in più. Inoltre la chiusura della via Bovio, potrebbe inibire l’insediamento di altre attività produttive».

Mariateresa Ugazio

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