Ticino in asciutta, «qualcuno bara...»

Ticino in asciutta, «qualcuno bara...»
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In canoa lungo il Ticino per verificarne lo stato di salute. Sabato con il Canoa club Novara (che ha sede a Galliate) e domenica con Legambiente Lombardia e Coordinamento Salviamo il Ticino (che riunisce molte associazioni, tra le quali quella degli “Amici del Ticino”, presieduta dal galliatese Roberto Vellata).

Il Fiume Azzurro, causa la siccità (ma non solo...), sta particolarmente soffrendo: in diversi punti del suo alveo - e la situazione peggiora più ci si muove verso sud - è asciutto, tanto che è possibile attraversarlo a piedi.

Sorvegliato speciale resta il lago Maggiore, che non assicurerebbe il deflusso minimo vitale al fiume. Legambiente Lombardia e il Coordinamento Salviamo il Ticino  puntano il dito contro la scelta di tenere la quota più bassa del dovuto per favorire i luoghi turistici sul lago: «Questa decisione ha conseguenze pericolose. A rischio - sostengono - è tutto l'ecosistema del fiume, che è patrimonio dell'Unesco per la sua biodiversità. Ai fini di una corretta gestione della riserva idrica del Lago Maggiore è necessario innalzare l’invaso dall’attuale altezza di 1,25m sullo zero idrometrico a 1,50m, il che consentirebbe nell’arco di tutta l’estate di garantire l’approvvigionamento delle utenze irrigue ed industriali, poste lungo il fiume e un’adeguata portata del corso d’acqua stesso lungo tutto il suo percorso».

Il deflusso minimo vitale. Per Dmv, deflusso minimo vitale, si intende quella quantità di acqua necessaria per garantire la sopravvivenza dell’ecosistema fluviale. Ma non ovunque viene rispettato.

Laura Cavalli

Leggi l’articolo completo sul Corriere di Novara di giovedì 15 settembre 2016

In canoa lungo il Ticino per verificarne lo stato di salute. Sabato con il Canoa club Novara (che ha sede a Galliate) e domenica con Legambiente Lombardia e Coordinamento Salviamo il Ticino (che riunisce molte associazioni, tra le quali quella degli “Amici del Ticino”, presieduta dal galliatese Roberto Vellata).

Il Fiume Azzurro, causa la siccità (ma non solo...), sta particolarmente soffrendo: in diversi punti del suo alveo - e la situazione peggiora più ci si muove verso sud - è asciutto, tanto che è possibile attraversarlo a piedi.

Sorvegliato speciale resta il lago Maggiore, che non assicurerebbe il deflusso minimo vitale al fiume. Legambiente Lombardia e il Coordinamento Salviamo il Ticino  puntano il dito contro la scelta di tenere la quota più bassa del dovuto per favorire i luoghi turistici sul lago: «Questa decisione ha conseguenze pericolose. A rischio - sostengono - è tutto l'ecosistema del fiume, che è patrimonio dell'Unesco per la sua biodiversità. Ai fini di una corretta gestione della riserva idrica del Lago Maggiore è necessario innalzare l’invaso dall’attuale altezza di 1,25m sullo zero idrometrico a 1,50m, il che consentirebbe nell’arco di tutta l’estate di garantire l’approvvigionamento delle utenze irrigue ed industriali, poste lungo il fiume e un’adeguata portata del corso d’acqua stesso lungo tutto il suo percorso».

Il deflusso minimo vitale. Per Dmv, deflusso minimo vitale, si intende quella quantità di acqua necessaria per garantire la sopravvivenza dell’ecosistema fluviale. Ma non ovunque viene rispettato.

Laura Cavalli

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