Salute della donna, l'importanza della prevenzione

Salute della donna, l'importanza della prevenzione
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NOVARA - Anche l’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara ha aderito alla seconda edizione dell’(H)Open Week sulla salute della donna organizzata dall’Onda (l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna) che si è svolta dal 18 al 24 aprile. Obiettivo dell’iniziativa, promossa in occasione della Giornata nazionale della salute della donna che si celebra il 22 aprile, è di promuovere l’informazione e i servizi per la prevenzione e la cura delle principali patologie femminili. In quella settimana sono state offerte gratuitamente visite e consulenze rivolte alle cure delle principali patologie femminili. Una opportunità molto preziosa per tutte le donne per sottoporsi a controlli senza alcuna spesa e avere consigli e informazioni su tutta una serie di tematiche riguardanti la sfera della salute femminile. Peccato che però i numeri relativi alla partecipazione all’iniziativa, che ci hanno fornito dallo stesso ospedale Maggiore, non siano elevatissimi, anzi: presso l’ambulatorio di Chirurgia vascolare sono state erogate 22 prestazioni di cui 19 visite e 3 ECD (ecocolordoppler aorto-iliaco, esame che serve a studiare la circolazione dei grossi vasi dell’addome e a rilevare la presenza di aneurismi, ovvero dilatazioni dei vasi che, nel tempo, possono andare incontro a rottura, e di stenosi, restringimenti dei vasi che possono causare il rallentamento della circolazione verso le gambe); in Ginecologia sono state erogate 10 visite di prevenzione oncologica e 11 visite uroginecologiche; nessun accesso a Ostetricia e al Centro di procreazione assistita; una sola visita in Endocrinologia; 5 le visite erogate in Medicina Riabilitativa; 16 in Senologia; infine in Cardiologia sono stati somministrati complessivamente 160 questionari conoscitivi sull’epidemiologia delle malattie cardiovascolari di genere.

Come ci hanno spiegato il direttore del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia del Maggiore Nicola Surico e il direttore del Dipartimento Materno infantile Gianni Bona "è invece di fondamentale importanza non solo per la donna, ma per tutti, l'attenzione alla prevenzione. Per la donna significa sottoporsi ai pap test e agli screening oncologici del progetto Serena ad esempio. Ma anche osservare corretti stili di vita, cercando di avere un'alimentazione equilibrata con molta frutta e verdura e facendo movimento per almeno mezz'ora al giorno, è fondamentale per restare in salute".

NOVARA - Anche l’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara ha aderito alla seconda edizione dell’(H)Open Week sulla salute della donna organizzata dall’Onda (l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna) che si è svolta dal 18 al 24 aprile. Obiettivo dell’iniziativa, promossa in occasione della Giornata nazionale della salute della donna che si celebra il 22 aprile, è di promuovere l’informazione e i servizi per la prevenzione e la cura delle principali patologie femminili. In quella settimana sono state offerte gratuitamente visite e consulenze rivolte alle cure delle principali patologie femminili. Una opportunità molto preziosa per tutte le donne per sottoporsi a controlli senza alcuna spesa e avere consigli e informazioni su tutta una serie di tematiche riguardanti la sfera della salute femminile. Peccato che però i numeri relativi alla partecipazione all’iniziativa, che ci hanno fornito dallo stesso ospedale Maggiore, non siano elevatissimi, anzi: presso l’ambulatorio di Chirurgia vascolare sono state erogate 22 prestazioni di cui 19 visite e 3 ECD (ecocolordoppler aorto-iliaco, esame che serve a studiare la circolazione dei grossi vasi dell’addome e a rilevare la presenza di aneurismi, ovvero dilatazioni dei vasi che, nel tempo, possono andare incontro a rottura, e di stenosi, restringimenti dei vasi che possono causare il rallentamento della circolazione verso le gambe); in Ginecologia sono state erogate 10 visite di prevenzione oncologica e 11 visite uroginecologiche; nessun accesso a Ostetricia e al Centro di procreazione assistita; una sola visita in Endocrinologia; 5 le visite erogate in Medicina Riabilitativa; 16 in Senologia; infine in Cardiologia sono stati somministrati complessivamente 160 questionari conoscitivi sull’epidemiologia delle malattie cardiovascolari di genere.

Come ci hanno spiegato il direttore del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia del Maggiore Nicola Surico e il direttore del Dipartimento Materno infantile Gianni Bona "è invece di fondamentale importanza non solo per la donna, ma per tutti, l'attenzione alla prevenzione. Per la donna significa sottoporsi ai pap test e agli screening oncologici del progetto Serena ad esempio. Ma anche osservare corretti stili di vita, cercando di avere un'alimentazione equilibrata con molta frutta e verdura e facendo movimento per almeno mezz'ora al giorno, è fondamentale per restare in salute".

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