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Politiche sociali: 40 milioni dal Piemonte per anziani, disabili e non autosufficienti

Il provvedimento porterà all'erogazione di un assegno che potrà arrivare fino all'importo di 600 euro al mese

Politiche sociali: 40 milioni dal Piemonte per anziani, disabili e non autosufficienti
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Politiche sociali: dalla Regione un fondo di 40 milioni per finanziare aiuti concreti ad anziani, disabili e non autosufficienti.

Politiche sociali piemontesi: un fondo da 40 milioni

La Giunta della Regione Piemonte ha approvato nei giorni scorsi la delibera sulle “Linee di indirizzo finalizzate all’attivazione prioritaria di misure di inclusione sociale” nell’ambito del programma regionale del Fondo Sociale Europeo. La misura prevede 40 milioni di euro all'anno per voucher destinati a persone anziane o disabili non autosufficienti con i quali potranno, a titolo esemplificativo, essere compensati i costi per prestazioni di cura fornite a domicilio, pagamento di rette per l'inserimento nelle strutture di residenzialità assistita, servizi di cura a seguito di dimissioni ospedaliere, trasporto per visite mediche, accesso a centri diurni, potenziamento dei servizi di assistenza e cura per persone con disabilità gravi, sostegno finanziario ai caregiver familiari.

Il commento di Cirio e dell'assessore Marrone

“Finalmente usiamo i fondi europei in modo innovativo anche per intervenire su un ambito importante come il sociale - sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. È la dimostrazione di ciò che ho sempre sostenuto, cioè che pianificate in modo strategico e utile le risorse dell’Europa possono diventare una risorsa ancor più preziosa per rispondere alle esigenze delle nostre comunità”.

"È prioritario restituire ai più fragili e ai loro cari la dignità e i servizi cui hanno diritto, per abbattere le disuguaglianze e non lasciare nessuno indietro - dichiara l'assessore alle Politiche Sociali della Regione Piemonte Maurizio Marrone -. Questa misura innovativa è il primo passo per rivoluzionare il welfare piemontese. Grazie al voucher mettiamo al centro le persone anziane o disabili e le loro famiglie, affermando la loro libera scelta di assistenza tra assegni di cura domiciliare spendibili con il privato convenzionato e contributi alle rette per gli inserimenti in residenza nei casi più gravi. Con il voucher, in questo momento di grande crisi, andiamo anche a sostenere finanziariamente i caregiver familiari, migliorando la qualità di vita e promuovendo un percorso di presa in carico globale. A chi dai banchi del Consiglio ha provato, invano, a spaventare i più fragili paventando tagli alle prestazioni extra Lea rispondiamo oggi con lo stanziamento di oltre 40 milioni all’anno di fondi europei per voucher legati all’Isee socio-sanitario, che arriveranno fino a 600 euro mensili per ogni beneficiario. Un primo importante passo - conclude l'assessore Marrone - verso la continuità assistenziale, che mira a sanare le ferite storiche del welfare piemontese, dalle liste d’attesa che escludono ancora troppe famiglie da ogni contributo fino alla inaccettabile disomogeneità di qualità e offerta dei servizi di assistenza tra territori e comuni della Regione".

Fino a 600 euro mensili

Nel dettaglio, i voucher destinati a persone anziane o disabili non autosufficienti saranno legati all'Isee socio-sanitario e arriveranno fino a 600 euro mensili. I beneficiari sono coloro che hanno già ottenuto la valutazione sanitaria sul loro stato di salute e/o invalidità, che però non accedono ancora ad alcuna misura di contribuzione pubblica a sostegno di questi servizi. Gli accreditati Rsa non coperti da convenzione sono ricompresi.

I voucher saranno assegnati tramite due bandi regionali: uno per la domiciliarità e uno per la residenzialità. Se il beneficiario è già o desidera essere utente di Rsa presenterà la documentazione alla Rsa che ha scelto, che gestirà poi l'iter di raccolta della domanda e la successiva rendicontazione alla Regione. Se l'assistenza scelta è domiciliare, invece, l'utente dovrà indicare ai servizi sociali di residenza il servizio di assistenza di cui vuole usufruire (ore di assistenza domiciliare da parte di badante, infermiere, educatore, caregiver familiare, trasporto disabili e cronici, ore nei centri diurni, ecc.). I servizi potranno essere reperiti anche tra gli enti del Terzo settore convenzionati.

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