Nomine docenti, al Fauser scoppia la protesta

Nomine docenti, al Fauser scoppia la protesta
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NOVARA - Si sono svolte ieri (per la scuola primaria e dell’infanzia) e giovedì (per la secondaria di I e di II grado) all’istituto Fauser le convocazioni dei docenti da Gae (graduatorie ad esaurimento) per l’assegnazione di cattedre disponibili e vacanti per l’anno scolastico in corso. Le convocazioni hanno interessato poco più di 300 insegnanti.

Dovrebbero essere le ultime nomine di professori e insegnanti per quest’anno, ma probabilmente non sarà così. La questione dei ricorsi pesa infatti moltissimo nel rallentare un meccanismo che già di per sé presenta oggettivamente qualche lacuna in merito alle tempistiche e all’organizzazione. La scuola infatti è ormai iniziata da due mesi e molti alunni (in particolare quelli che necessitano del sostegno) potrebbero ritrovarsi adesso a cambiare insegnante, “alla faccia della continuità didattica” come ha commentato qualche professore con cui abbiamo parlato. Normalmente queste operazioni, prima della riforma della Buona scuola, si svolgevano a fine agosto/inizio settembre.

La situazione si è particolarmente surriscaldata nella mattinata di giovedì quando una docente ha richiesto l’intervento dei Carabinieri. Che non hanno potuto fare molto se non riportare la calma. Come ci ha spiegato il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Achille Boroli” di Novara Domenico Bresich “non era questa la sede opportuna per fare una simile protesta. Questo è solo un momento esecutivo in cui vengono assegnate le cattedre a tempo determinato per quest’anno. Io nel mio istituto sono riuscito a organizzarmi assegnando l’incarico dove mancavano gli insegnanti, ma la situazione è a macchia di leopardo, in altre scuole è stato più difficile. Tutto ciò è dovuto a tempi tecnici determinati dal fatto che ci sono state le immissioni in ruolo a tempo indeterminato e questo è un fatto positivo”.

Come ci ha scritto una docente “L’Usr (Ufficio scolastico regionale, ndr) di Novara  fino a pochi giorni fa aveva disposto l’inserimento nelle Gae di tutti i Docenti che avevano ricorso al Tar e in possesso di ordinanze cautelari, ma ieri pomeriggio (mercoledì per chi legge, ndr) alle 16, con gli uffici chiusi, ha pubblicato le graduatorie dei docenti inseriti nelle GAE, e quindi convocati, ignorando l’esecuzione del provvedimento cautelare emesso in favore dei Docenti dal competente tribunale amministrativo  e, di conseguenza, non consentendo la convocazione per l’attribuzione del contratto di lavoro”.

Una moltitudine di docenti giovedì si è quindi presentata per chiedere chiarimenti. “Le motivazioni fornite sono state: la recente sentenza n. 10112/2016, in merito alla quale il Tar Lazio ha respinto un ricorso di avvocati e ricorrenti che nulla hanno a che fare con la maggior parte dei docenti presenti oggi al Fauser;  l’orientamento espresso dal Consiglio di Stato, con l’ordinanza di rimessione all’adunanza plenaria, n. 364/2016 del dicembre 2016, depositata il 29 gennaio 2016. Orientamento di cui né le altre province della Regione Piemonte, né le altre regioni, hanno tenuto conto.  Rimangono diversi interrogativi: perché l’Usr della regione Piemonte ha usato due pesi e due misure, penalizzando in questo modo i Docenti Abilitati di Novara? Perché ha consentito ai Docenti con abilitazione conseguita all’Estero di essere inseriti nelle Gae, essere convocati e andare a casa oggi con un contratto? Perché i Docenti Abilitati in Italia con Tfa (Tirocinio formativo attivo) e Pas (Percorsi abilitanti speciali), oggi sono tornati a casa a mani vuote? Un’abilitazione estera vale più di un’abilitazione italiana?”.

“Questa è la dimostrazione del fallimento della Buona scuola – ci ha detto Luigi Nunziata, della Flc Cgil Novara –Per il provveditorato è molto difficile gestire questa situazione, in cui il programma spesso non funziona, sono state assegnate cattedre utilizzando algoritmi sbagliati quindi docenti di Novara sono stati assegnati a Cuneo. Inoltre non si capisce perché i docenti di seconda fascia che magari da anni insegnano a Novara, non sono ammessi nelle Gae come sarebbe giusto”. Insomma i nodi sono tanti e si spera che vengano sciolti in fretta per il bene sia dei docenti sia degli studenti.

Valentina Sarmenghi 

NOVARA - Si sono svolte ieri (per la scuola primaria e dell’infanzia) e giovedì (per la secondaria di I e di II grado) all’istituto Fauser le convocazioni dei docenti da Gae (graduatorie ad esaurimento) per l’assegnazione di cattedre disponibili e vacanti per l’anno scolastico in corso. Le convocazioni hanno interessato poco più di 300 insegnanti.

Dovrebbero essere le ultime nomine di professori e insegnanti per quest’anno, ma probabilmente non sarà così. La questione dei ricorsi pesa infatti moltissimo nel rallentare un meccanismo che già di per sé presenta oggettivamente qualche lacuna in merito alle tempistiche e all’organizzazione. La scuola infatti è ormai iniziata da due mesi e molti alunni (in particolare quelli che necessitano del sostegno) potrebbero ritrovarsi adesso a cambiare insegnante, “alla faccia della continuità didattica” come ha commentato qualche professore con cui abbiamo parlato. Normalmente queste operazioni, prima della riforma della Buona scuola, si svolgevano a fine agosto/inizio settembre.

La situazione si è particolarmente surriscaldata nella mattinata di giovedì quando una docente ha richiesto l’intervento dei Carabinieri. Che non hanno potuto fare molto se non riportare la calma. Come ci ha spiegato il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Achille Boroli” di Novara Domenico Bresich “non era questa la sede opportuna per fare una simile protesta. Questo è solo un momento esecutivo in cui vengono assegnate le cattedre a tempo determinato per quest’anno. Io nel mio istituto sono riuscito a organizzarmi assegnando l’incarico dove mancavano gli insegnanti, ma la situazione è a macchia di leopardo, in altre scuole è stato più difficile. Tutto ciò è dovuto a tempi tecnici determinati dal fatto che ci sono state le immissioni in ruolo a tempo indeterminato e questo è un fatto positivo”.

Come ci ha scritto una docente “L’Usr (Ufficio scolastico regionale, ndr) di Novara  fino a pochi giorni fa aveva disposto l’inserimento nelle Gae di tutti i Docenti che avevano ricorso al Tar e in possesso di ordinanze cautelari, ma ieri pomeriggio (mercoledì per chi legge, ndr) alle 16, con gli uffici chiusi, ha pubblicato le graduatorie dei docenti inseriti nelle GAE, e quindi convocati, ignorando l’esecuzione del provvedimento cautelare emesso in favore dei Docenti dal competente tribunale amministrativo  e, di conseguenza, non consentendo la convocazione per l’attribuzione del contratto di lavoro”.

Una moltitudine di docenti giovedì si è quindi presentata per chiedere chiarimenti. “Le motivazioni fornite sono state: la recente sentenza n. 10112/2016, in merito alla quale il Tar Lazio ha respinto un ricorso di avvocati e ricorrenti che nulla hanno a che fare con la maggior parte dei docenti presenti oggi al Fauser;  l’orientamento espresso dal Consiglio di Stato, con l’ordinanza di rimessione all’adunanza plenaria, n. 364/2016 del dicembre 2016, depositata il 29 gennaio 2016. Orientamento di cui né le altre province della Regione Piemonte, né le altre regioni, hanno tenuto conto.  Rimangono diversi interrogativi: perché l’Usr della regione Piemonte ha usato due pesi e due misure, penalizzando in questo modo i Docenti Abilitati di Novara? Perché ha consentito ai Docenti con abilitazione conseguita all’Estero di essere inseriti nelle Gae, essere convocati e andare a casa oggi con un contratto? Perché i Docenti Abilitati in Italia con Tfa (Tirocinio formativo attivo) e Pas (Percorsi abilitanti speciali), oggi sono tornati a casa a mani vuote? Un’abilitazione estera vale più di un’abilitazione italiana?”.

“Questa è la dimostrazione del fallimento della Buona scuola – ci ha detto Luigi Nunziata, della Flc Cgil Novara –Per il provveditorato è molto difficile gestire questa situazione, in cui il programma spesso non funziona, sono state assegnate cattedre utilizzando algoritmi sbagliati quindi docenti di Novara sono stati assegnati a Cuneo. Inoltre non si capisce perché i docenti di seconda fascia che magari da anni insegnano a Novara, non sono ammessi nelle Gae come sarebbe giusto”. Insomma i nodi sono tanti e si spera che vengano sciolti in fretta per il bene sia dei docenti sia degli studenti.

Valentina Sarmenghi 

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