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Linate chiude per tre mesi a partire da oggi: cosa fare per aver diritto ai rimborsi

Ecco tutte le indicazioni utili.

Linate chiude per tre mesi a partire da oggi: cosa fare per aver diritto ai rimborsi
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L’aeroporto di Linate chiude da oggi 27 luglio al 27 ottobre per lavori infrastrutturali che ne miglioreranno qualità, design e sicurezza. Quanto la chiusura dell’aeroporto influenzerà il traffico aereo di quest’estate? Lo spiega AirHelp, la più importante società di supporto ai passeggeri a seguito di ritardi o cancellazioni. Lo riportano i colleghi di settegiorni.it

Le performance dell’anno scorso

Da luglio a ottobre (lo stesso periodo della chiusura di quest’anno) del 2018 l’aeroporto di Linate ha servito, tra partenze e arrivi, più di 24.000 voli con una percentuale di voli in orario dell’83%, la più alta tra gli aeroporti lombardi. Quest’anno i voli previsti su Linate dovranno essere redistribuiti tra i due aeroporti di Milano Malpensa e Bergamo Orio al Serio: questi l’anno scorso hanno gestito rispettivamente 48.000 e 20.000 voli tra luglio e ottobre. Durante la scorsa stagione estiva, più di 1,4 milioni di passeggeri sono rimasti bloccati all’aeroporto di Milano Malpensa con il 30% di voli in ritardo o cancellati. L’aeroporto di Bergamo Orio al Serio ha garantito performance migliori: seppure con una percentuale di voli in orario del 73%, oltre 530mila passeggeri sono rimasti coinvolti in disagi relativi al proprio volo.

Previsti disagi per 7,8 milioni di viaggiatori

“Al di là della chiusura dell’aeroporto di Linate che, sicuramente, causerà un ulteriore incremento di disagi per i passeggeri che partono dagli altri aeroporti lombardi, AirHelp ha previsto disagi per più 7,8 milioni di viaggiatori che partiranno dall’Italia durante la prossima stagione estiva”, afferma Roberta Fichera, portavoce di AirHelp Italia. “Siamo certi che Milano Malpensa e Bergamo Orio al Serio stiano già applicando tutte le misure necessarie per prevenire disagi ai passeggeri, ma inevitabilmente ce ne saranno moltissimi: ecco perché vogliamo ricordare ai viaggiatori che, per ritardi e cancellazioni, hanno diritto a un risarcimento fino a 600 euro a persona”.

Ritardi e cancellazioni: cosa fare

Ecco quindi alcuni consigli ai passeggeri su come comportarsi in caso di ritardo o cancellazione del proprio volo.

  • Conservare la carta d’imbarco e qualsiasi altro documento di viaggio – Se non si è in possesso della carta d’imbarco, si può utilizzare qualsiasi documento di volo con un numero di riferimento della prenotazione. Questo numero viene solitamente assegnato dalla compagnia aerea durante la prenotazione, è un codice di sei cifre e può includere lettere e numeri.
  • Chiedere le ragioni del ritardo – Appena la compagnia aerea annuncia il ritardo, chiedere subito la ragione e cercare di prendere quante più informazioni possibili. Più è specifica la ragione, meglio è. Se riferiscono che la causa riguarda “circostanze operative” o “carenze di sicurezza del volo”, sarà necessario chiedere maggiori dettagli; sono informazioni molto importanti per le procedure di rimborso.
  • Prendere nota dell’orario effettivo di arrivo a destinazione finale – Quando l’aereo è effettivamente atterrato al gate e la porta si apre, si consiglia di prendere nota dell’effettivo orario d’arrivo. Se il ritardo supera le tre ore, si può avere diritto a un risarcimento.
  • Chiedere alla compagnia aerea di coprire i vostri pasti e bevande – Se si è costretti ad aspettare a lungo in aeroporto, a seconda del ritardo e della lunghezza del volo, la compagnia aerea è obbligata a fornire cibo e bevande gratuite a tutti i passeggeri. Non è solo buona educazione, è un diritto di tutti i passeggeri.
  • Non firmare nulla e non accettare alcuna offerta che possa far rinunciare ai tuoi diritti – Le compagnie aeree potrebbero offrire buoni o altri omaggi e, sebbene possano sembrare allettanti, questi potrebbero far perdere il diritto a un ulteriore risarcimento.

I rimborsi

Non bisogna poi dimenticare che tutte le compagnie aeree, low cost comprese, devono corrispondere dei rimborsi in caso di ritardo, cancellazioni o imbarchi negati. In particolare, da 250 a 600 euro, a prescindere dal prezzo pagato per il biglietto. E’ un diritto dei passeggeri, spesso sconosciuto o “furbescamente” omesso dalle compagnie: meno del 2% degli aventi diritto lo ha chiesto e ottenuto. Si ricorda che il diritto al risarcimento sussiste per tre anni dalla data del ritardo del volo. Solo circostanze straordinarie (come condizioni meteo avverse o emergenze mediche) esonerano la compagnia dal risarcimento.

Per maggiori informazioni, si può visitare il sito: airhelp.com. I passeggeri coinvolti in disagi aerei a seguito di ritardi o cancellazioni possono verificare la loro idoneità al risarcimento gratuitamente direttamente in aeroporto e presentare un reclamo in pochi minuti.
È possibile verificare l’idoneità al rimborso direttamente in aeroporto: AirHelp sarà pronto a far valere i diritti di tutti i passeggeri e, dove e quando necessario, intraprendere vie legali.

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