Liberazione e Speranza, piccolo spiraglio

Liberazione e Speranza, piccolo spiraglio
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NOVARA, Un piccolo spiraglio di luce inizia a intravvedersi nella vicenda relativa all’esclusione della Regione, da parte del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, al finanziamento del progetto “Piemonte in rete contro la tratta”, volto alla realizzazione di specifici programmi di protezione sociale a favore delle vittime, nel periodo che va dal primo settembre 2016 al 31 dicembre 2017. Un’esclusione dovuta ad alcuni errori compiuti dai funzionari regionali nella presentazione dei moduli per partecipare al bando. A Novara, come anche nel Vco e nel Vercellese, la questione interessa Liberazione e Speranza onlus. Da quando la situazione è emersa si sono moltiplicati gli incontri e le riunioni in Regione, come anche al Dpo (Dipartimento per le Pari Opportunità). Notizia importante, che giunge proprio da Palazzo Lascaris, è il reperimento per ora di 330mila euro per poter continuare il progetto (per arrivare con le attività sino a fine 2017, la cifra complessiva necessaria si aggira sopra al milione di euro). “La Regione – si legge in un comunicato - garantirà la continuità del progetto "Piemonte in rete contro la tratta". “La priorità – spiega l’assessore competente, Monica Cerutti - è che prosegua il servizio offerto dalle associazioni che da anni lavorano al contrasto della tratta di esseri umani e della prostituzione”. Per raggiungere questo obiettivo la Giunta regionale si impegna a destinare 330mila euro, dopo l’approvazione dell’assestamento di bilancio, per finanziare l’attività delle unità di strada e il lavoro di emersione finora realizzato dai soggetti di “Piemonte in contro la tratta” per il periodo che va dal primo settembre al 31 dicembre 2016. Soddisfazione per ora dal direttore di Liberazione e Speranza, Davide Tuniz: “Siamo contenti. Questa cifra – spiega – ci permette di respirare. Non è però finita qui. Ora tutti assieme dobbiamo lavorare per reperire i restanti fondi necessari ad andare avanti. Mi auguro che giungano risposte anche da Novara”.

mo.c.

 

Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola giovedì primo settembre


NOVARA, Un piccolo spiraglio di luce inizia a intravvedersi nella vicenda relativa all’esclusione della Regione, da parte del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, al finanziamento del progetto “Piemonte in rete contro la tratta”, volto alla realizzazione di specifici programmi di protezione sociale a favore delle vittime, nel periodo che va dal primo settembre 2016 al 31 dicembre 2017. Un’esclusione dovuta ad alcuni errori compiuti dai funzionari regionali nella presentazione dei moduli per partecipare al bando. A Novara, come anche nel Vco e nel Vercellese, la questione interessa Liberazione e Speranza onlus. Da quando la situazione è emersa si sono moltiplicati gli incontri e le riunioni in Regione, come anche al Dpo (Dipartimento per le Pari Opportunità). Notizia importante, che giunge proprio da Palazzo Lascaris, è il reperimento per ora di 330mila euro per poter continuare il progetto (per arrivare con le attività sino a fine 2017, la cifra complessiva necessaria si aggira sopra al milione di euro). “La Regione – si legge in un comunicato - garantirà la continuità del progetto "Piemonte in rete contro la tratta". “La priorità – spiega l’assessore competente, Monica Cerutti - è che prosegua il servizio offerto dalle associazioni che da anni lavorano al contrasto della tratta di esseri umani e della prostituzione”. Per raggiungere questo obiettivo la Giunta regionale si impegna a destinare 330mila euro, dopo l’approvazione dell’assestamento di bilancio, per finanziare l’attività delle unità di strada e il lavoro di emersione finora realizzato dai soggetti di “Piemonte in contro la tratta” per il periodo che va dal primo settembre al 31 dicembre 2016. Soddisfazione per ora dal direttore di Liberazione e Speranza, Davide Tuniz: “Siamo contenti. Questa cifra – spiega – ci permette di respirare. Non è però finita qui. Ora tutti assieme dobbiamo lavorare per reperire i restanti fondi necessari ad andare avanti. Mi auguro che giungano risposte anche da Novara”.

mo.c.

 

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