Futuro Avis, servono nuovi donatori

Futuro Avis, servono nuovi donatori
Pubblicato:
Aggiornato:

BORGOMANERO - Resta quasi invariato il numero dei donatori ma sono in forte calo sia le donazioni di sangue sia quelle di plasma. E’ quanto emerge dai dati al 31 dicembre 2016 diffusi da Franco Cerutti, presidente della Sovracomunale Avis, organismo cui fanno capo le quindici sezioni avisine presenti nei Comuni dell’ex Usl 54. «Anche se, dati alla mano – dice Cerutti –, sono stati sostanzialmente raggiunti gli obiettivi richiesti che hanno permesso di garantire l’auto-sufficienza dell’ospedale di Borgomanero, quello che da alcuni anni sta avvenendo non può non destare qualche preoccupazione per il futuro.La Sovracomunale opera su un bacino d’utenza di 55.00

BORGOMANERO - Resta quasi invariato il numero dei donatori ma sono in forte calo sia le donazioni di sangue sia quelle di plasma. E’ quanto emerge dai dati al 31 dicembre 2016 diffusi da Franco Cerutti, presidente della Sovracomunale Avis, organismo cui fanno capo le quindici sezioni avisine presenti nei Comuni dell’ex Usl 54. «Anche se, dati alla mano – dice Cerutti –, sono stati sostanzialmente raggiunti gli obiettivi richiesti che hanno permesso di garantire l’auto-sufficienza dell’ospedale di Borgomanero, quello che da alcuni anni sta avvenendo non può non destare qualche preoccupazione per il futuro.La Sovracomunale opera su un bacino d’utenza di 55.000 abitanti e i donatori attivi raggiungono una percentuale che è di poco superiore al 5 per cento». Come aveva già evidenziato a fine 2015, Cerutti sottolinea che «continua a mancare un incremento proporzionale di donatori che sopperisca alla sempre più crescente richiesta di emoderivati. L’età media dei nostri donatori si attesta nella fascia di età compresa tra 40 e 50 anni ed è destinata a salire senza che via sia un ricambio generazionale. E i dati riferiti alla natalità non ci induce ad essere ottimisti». Al 31 dicembre 2015 i donatori erano 2.735. A fine 2016 erano 2.733 e durante l’anno che si è appena concluso diverse sezioni (9 su 15) hanno fatto registrare un decremento nel numero dei donatori effettivi. Tra loro molti hanno dovuto ridurre la frequenza delle donazioni o addirittura smettere per raggiunti limiti di età (si può infatti donare sino a 65 anni e in casi eccezionali sino a 70 anni previa valutazione clinica dei principali fattori di rischio età-correlati). E questa fuoruscita non è stata sufficientemente compensata da nuove adesioni. Il dato più allarmante è quello delle donazioni di sangue passate da 4.842 nel 2015 a 4.649 nel 2016 (-193). Fatta eccezione per quattro sezioni (Fontaneto d’Agogna, Gargallo, Pogno e Soriso) tutte le altre hanno chiuso l’anno con il segno meno. Stesso discorso anche per le donazioni di “plasma” dove l’emorragia è ancora più marcata: solo  681donazioni contro le 985 del 2015 (- 304). Questa preoccupante situazione sarà oggetto di attenta valutazione (anche per predisporre le strategie future) tra qualche settimana, quando verranno convocate le assemblee di tutte le sezioni per il rinnovo delle cariche sociali e successivamente per eleggere il presidente e il consiglio direttivo della Sovracomunale.

c.p.

Seguici sui nostri canali