Famiglie e anziani in difficoltà: l’aiuto per sostenersi arriva dalla cohousing

Famiglie e anziani in difficoltà: l’aiuto per sostenersi arriva dalla cohousing
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NOVARA - E’ stato inaugurato l’altra mattina alla Casa Simeone e Anna in via Campagnoli 13 il Centro per l’innovazione sociale dei servizi agli anziani. Si tratta di un’esperienza innovativa di cohousing tra famiglie in difficoltà e anziani, basata sull’aiuto reciproco tra soggetti vulnerabili. In appartamenti ristrutturati al Villaggio Dalmazia con il contributo di Enel Cuore, verranno ospitate famiglie che accoglieranno una persona anziana. La formula di cohousing famiglia-anziani, già sperimentata con successo a Casa Simeone e Anna, che oggi ospita una famiglia in difficoltà e 7 anziani, diviene più “domestica” e intende offrire un modello replicabile per altri. Una famiglia in difficoltà viene aiutata a ritrovare la propria autonomia nel periodo di ospitalità nelle “Casette” al Villaggio Dalmazia e un anziano può contare sul sostegno di una famiglia. Un’idea semplice che fa di due debolezze una forza per vivere meglio. Anche il Centro per l’innovazione sociale dei servizi agli anziani è stato realizzato con il contributo di Enel Cuore nell’ambito del progetto “Viva gli Anziani! Una città per gli anziani è una città per tutti”, programma che coinvolge a Novara già 2.000 anziani ultraottantenni, con l’obiettivo di vincere l’isolamento sociale e raggiungere tutti attraverso l’attivazione di reti di prossimità. Il Centro ospiterà una centrale operativa del programma “Viva gli Anziani!”, che vede la Comunità di Sant’Egidio impegnata nel monitoraggio attivo degli anziani over 80 residenti nei quartieri di S. Agabio, S. Andrea, S. Rocco e Villaggio Dalmazia. A Novara vincere l’isolamento sociale significa soprattutto favorire l’incontro e l’integrazione tra generazioni e mondi diversi: gli anziani e i giovani, le nuove famiglie immigrate e gli anziani, i bambini e i “nonni.” Tante energie positive di aiuto, solidarietà, vicinanza e compagnia vengono messe in campo volontariamente dagli abitanti dei quartieri di tutte le generazioni per costruire una rete di sostegno agli anziani più fragili.

cl.br.

NOVARA - E’ stato inaugurato l’altra mattina alla Casa Simeone e Anna in via Campagnoli 13 il Centro per l’innovazione sociale dei servizi agli anziani. Si tratta di un’esperienza innovativa di cohousing tra famiglie in difficoltà e anziani, basata sull’aiuto reciproco tra soggetti vulnerabili. In appartamenti ristrutturati al Villaggio Dalmazia con il contributo di Enel Cuore, verranno ospitate famiglie che accoglieranno una persona anziana. La formula di cohousing famiglia-anziani, già sperimentata con successo a Casa Simeone e Anna, che oggi ospita una famiglia in difficoltà e 7 anziani, diviene più “domestica” e intende offrire un modello replicabile per altri. Una famiglia in difficoltà viene aiutata a ritrovare la propria autonomia nel periodo di ospitalità nelle “Casette” al Villaggio Dalmazia e un anziano può contare sul sostegno di una famiglia. Un’idea semplice che fa di due debolezze una forza per vivere meglio. Anche il Centro per l’innovazione sociale dei servizi agli anziani è stato realizzato con il contributo di Enel Cuore nell’ambito del progetto “Viva gli Anziani! Una città per gli anziani è una città per tutti”, programma che coinvolge a Novara già 2.000 anziani ultraottantenni, con l’obiettivo di vincere l’isolamento sociale e raggiungere tutti attraverso l’attivazione di reti di prossimità. Il Centro ospiterà una centrale operativa del programma “Viva gli Anziani!”, che vede la Comunità di Sant’Egidio impegnata nel monitoraggio attivo degli anziani over 80 residenti nei quartieri di S. Agabio, S. Andrea, S. Rocco e Villaggio Dalmazia. A Novara vincere l’isolamento sociale significa soprattutto favorire l’incontro e l’integrazione tra generazioni e mondi diversi: gli anziani e i giovani, le nuove famiglie immigrate e gli anziani, i bambini e i “nonni.” Tante energie positive di aiuto, solidarietà, vicinanza e compagnia vengono messe in campo volontariamente dagli abitanti dei quartieri di tutte le generazioni per costruire una rete di sostegno agli anziani più fragili.

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