Iniziativa

Coro alpino "battezzato" La Guandra

A Oleggio la presentazione del libro "Spes ultima dea"

Coro alpino "battezzato" La Guandra
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Il coro degli Alpini oleggese rende omaggio alla città scegliendo come nome Coro Alpino Oleggio La Guandra, simbolo oleggese la cui storia viene ormai dimenticata. La prima uscita ufficiale del coro neo battezzato è stata alla presentazione del libro “Spes ultima dea” in frazione Motto Grizza. Gli Alpini della città si sono ritrovati al centro di aggregazione Rugolotto per la presentazione del libro curato dall’Alpino Tino Bossi domenica 4 dicembre 2022: un lavoro iniziato prima della pandemia che ha chiesto impegno e ricerca, tra le sue pagine, infatti, sono raccolte circa una quindicina di lettere di oleggesi scritte dal fronte.

Immagini della Seconda guerra mondiale

A fare da corredo agli scritti sono poi state raccolte alcune immagini e fotografie dei giovani oleggesi durante la Seconda Guerra mondiale, alcune immagini sacre del periodo e un piccolo “vocabolario dal fronte”. Inseriti tra le pagine poi alcuni documenti storici e manifesti raccolti dal Museo Civico che riportano la firma del sindaco di allora. La presentazione del volume è stata un momento di grande successo, oltre che l’occasione per il gruppo di scambiarsi gli auguri; al momento non ci sono più copie disponibili ma si pensa già a una ristampa. Il pomeriggio è stato poi momento ufficiale per presentare il Coro Alpino Oleggio La Guandra, già esibitosi in altre occasioni senza però la scelta di un nome che lo rendesse riconoscibile. “Abbiamo scelto, come Coro, il nome Guandra, quale simbolo oleggese la cui storia viene ormai dimenticata” così spiegano i membri del gruppo. E con il loro nome non fanno riferimento al fosso più conosciuto dagli oleggesi, che parte da via Monte Cervino per attraversare il centro città attraversando il piazzale Guandra; si riferiscono invece a un altro fosse, meno conosciuto e ricordato.

La Guandra

«La seconda Guandra, quella da cui prende il nome il Coro degli Alpini di Oleggio - spiegano - è il fosso che nasce nelle campagne a nord della frazione Bedisco, passa a ridosso del cimitero per poi toccare la frazione Motto con Grizza e sfociare nel Rio Rito; questo fosso raccoglieva le acque piovane delle campagne adiacenti e, in epoca Romana, veniva utilizzato per il Battesimo dei fedeli nella chiesa di San Michele, allora chiesa di “dignità pievana" e accanto alla quale scorreva la Guandra. La scelta è un modo per ricordare una parte di storia oleggese ormai dimenticata e per questo - aggiunge Gianpaolo Sonzini, presidente della sezione locale - dobbiamo ringraziare il geologo Claudio Viviani per le informazioni che ci ha dato». Il Coro ha poi organizzato il concerto di Natale a favore della parrocchia dei santi Pietro e Paolo, durante il quale ha ricevuto la benedizione ufficiale da parte di don Massimo Maggiora.

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