Condannati a un anno padre e figlio per la fornitura senza appalto in ospedale

Condannati a un anno padre e figlio per la fornitura senza appalto in ospedale
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NOVARA, Condannati entrambi a un anno di reclusione e a 600 euro di multa, pena sospesa, per truffa aggravata ai danni dello Stato e assolti dall’accusa di turbativa d’asta. Si è concluso così - in Tribunale a Novara - il processo che ha visto alla sbarra Renzo Piccolroaz, 67enne novarese, e il figlio Claudio, di 39. Per l’accusa iniziale, il primo, ai tempi dei fatti alla guida della struttura complessa di Informatica e Telematica dell’ospedale di Novara (adesso è in pensione), avrebbe affidato le forniture di pc del nosocomio ad aziende che facevano riferimento, a quanto risultato, al figlio; il tutto, sempre stando agli inquirenti, senza appalto. Il Tribunale li ha condannati per un solo episodio di truffa aggravata, in relazione all’ultima fornitura. Tutti gli altri episodi risultano prescritti. I giudici hanno stabilito per l’ospedale, che si è costituito parte civile con l’avvocato Carla Zucco, un risarcimento di 10mila euro (non del danno patrimoniale, cui aveva già provveduto la Corte dei Conti).

mo.c.

Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola giovedì 19 gennaio


NOVARA, Condannati entrambi a un anno di reclusione e a 600 euro di multa, pena sospesa, per truffa aggravata ai danni dello Stato e assolti dall’accusa di turbativa d’asta. Si è concluso così - in Tribunale a Novara - il processo che ha visto alla sbarra Renzo Piccolroaz, 67enne novarese, e il figlio Claudio, di 39. Per l’accusa iniziale, il primo, ai tempi dei fatti alla guida della struttura complessa di Informatica e Telematica dell’ospedale di Novara (adesso è in pensione), avrebbe affidato le forniture di pc del nosocomio ad aziende che facevano riferimento, a quanto risultato, al figlio; il tutto, sempre stando agli inquirenti, senza appalto. Il Tribunale li ha condannati per un solo episodio di truffa aggravata, in relazione all’ultima fornitura. Tutti gli altri episodi risultano prescritti. I giudici hanno stabilito per l’ospedale, che si è costituito parte civile con l’avvocato Carla Zucco, un risarcimento di 10mila euro (non del danno patrimoniale, cui aveva già provveduto la Corte dei Conti).

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