Balneazione, laghi piemontesi promossi

Balneazione, laghi piemontesi promossi
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OMEGNA - Dati positivi per la balneazione sui laghi piemontesi, oggetto di attento monitoraggio da parte di Arpa anche per la stagione 2015. Il dato è emerso nella conferenza stampa promossa venerdì scorso presso il “Forum” cittadino. Quale sede per la divulgazione dei risultati, la città cusiana, emblematicamente proiettata verso nuove prospettive turistiche. 93 le zone osservate comprendenti i Laghi Maggiore, Orta, Mergozzo, Sirio, Viverone, Candia, Avigliana Grande ed i torrenti Cannobino e San Bernardino. 79 sono state classificate “eccellenti”, 7 “buone” e 7 “sufficienti”, nessuna “scarsa”. Per quanto concerne il Maggiore (50 i punti presi in considerazione) 41 sono risultati eccellenti, 3 buoni, 6 sufficienti; il Lago d’Orta (con 17 punti di monitoraggio) ha ottenuto 15 valutazioni eccellenti e 2 buone; tutti e 5 i punti del Lago di Mergozzo sono stati valutati eccellenti. Il sindaco di Omegna, Adelaide Mellano, dicendosi «lieta per l’attenzione di Regione e Arpa», ha sottolineato come siano fondamentale per la salvaguardia ambientale «la rete e l’alleanza delle forze operanti in maniera sinergica. Noi dobbiamo tutelare l’ambiente e la vita delle persone, una sfida culturale da portare avanti insieme». Apprezzamento per l’iniziativa “decentrata” da parte del presidente della Provincia del Vco, Stefano Costa, che ha ribadito la «ritrovata balneabilità» del Cusio dopo l’operazione di liming di 25 anni fa. 

Anche Costa si è soffermato sull’importanza della sinergia operativa per la verifica e l’ottenimento della «migliore qualità dell’acqua», nell’ottica di una fruibilità turistica che va in direzione del miglioramento dell’economia. Poi ha rilanciato alcune peculiarità del Verbano Cusio Ossola, «la provincia più piccola del Piemonte, interamente montana e confinante con uno stato estero, che ha le carte in regola per divenire area protetta», espresso l’esigenza di mantenere le dodici guardie provinciali impegnate in azioni di controllo ambientale e la necessità del mantenimento dei livelli di innalzamento dei laghi anche per evitare di perdere parte delle spiagge fruibili.  L'assessore regionale all’Ambiente, Alberto Valmaggia, ha rilevato la positività del monitoraggio, auspicando che anche i (pochi) giudizi sufficienti scompaiano, ribadendo come, sulla base dei dati raccolti, Regione, Comuni e Province  mettano in atto politiche sinergiche sull’ambiente. Ricordati, alla luce delle disposizioni europee, il controllo del sistema di depurazione e la copertura del territorio con un «ciclo idrico integrato» ottimale. Per la prima volta, nel piano paesaggistico è stato realizzato un censimento dei laghi alpini, portando attenzione, tra le iniziative a tutela ambientale, sul l’imbarcazione utilizzata per «raccogliere le alghe dove c’è più rischio di eutrofizzazione». Il direttore generale di Arpa Angelo Robotto ha illustrato i compiti dell’Agenzia che «monitora e controlla ciò che impatta sulla matrice ambientale» e ricordato le direttive europee del 2000 e del 2006 sui laghi, indicando la necessità di «una valutazione complessiva del corpo idrico» e di sorveglianza dell’impatto sulla salute.

Francesca Vietti (Arpa) ha offerto una puntuale analisi sui parametri utilizzati e sulle modalità del monitoraggio che si svolge da maggio a settembre. Secondo le direttive europee, la classificazione delle acque di balneazione lacustri si devono basare su almeno 16 campioni degli ultimi 4 anni e deve valutare i parametri microbiologici (legati alla presenza di enterococchi intestinali ed escherichia coli) e meteo climatici. «Il superamento dei parametri porta ad un divieto temporaneo di balneazione». In alcuni laghi  a causa della forte eutrofizzazione vengono effettuati ulteriori campionamenti per verificare la presenza di cianobatteri e tossine. Otto i controlli (durante la stagione) su 93 zone per un totale di 738 campioni (più eventuali campioni suppletivi). Interventi anche di Fabio Dovana (Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta) che ha ricordato, per il secondo anno, la presenza di Orta nella “Guida blu” realizzata in collaborazione con il Touring Club e il prossimo appuntamento della “Goletta dei laghi” che veleggerà sul Maggiore dal 6 al 20 luglio. Rosario Mosello (CNR- Istituto per lo Studio degli Ecosotemi di Pallanza) ha posto l’attenzione, dopo il successo del liming sul Lago d’Orta, sulla presenza di metalli pesanti sul fondo e di eventuali effetti deleteri derivanti da «anossia ed eutrofizzazione». In conclusione Robotto ha annunciato la prossima sottoscrizione di una Convenzione con l'Università di Torino e di un workshop a conclusione della stagione per la valutazione delle ricadute  dell'attività di balneazione sul territorio.

I dati di Arpa sono emessi settimanalmente in un bollettino delle acque di balneazione (oltre che sul sito istituzionale, via twitter e mediante comunicati ufficiali). Per ogni zona sono disponibili i profili che ne rappresentano la carta di identità e contengono la valutazione della qualità dell'acqua di balneazione sulla base del quadriennio precedente.

Maria Antonietta Trupia  

OMEGNA - Dati positivi per la balneazione sui laghi piemontesi, oggetto di attento monitoraggio da parte di Arpa anche per la stagione 2015. Il dato è emerso nella conferenza stampa promossa venerdì scorso presso il “Forum” cittadino. Quale sede per la divulgazione dei risultati, la città cusiana, emblematicamente proiettata verso nuove prospettive turistiche. 93 le zone osservate comprendenti i Laghi Maggiore, Orta, Mergozzo, Sirio, Viverone, Candia, Avigliana Grande ed i torrenti Cannobino e San Bernardino. 79 sono state classificate “eccellenti”, 7 “buone” e 7 “sufficienti”, nessuna “scarsa”. Per quanto concerne il Maggiore (50 i punti presi in considerazione) 41 sono risultati eccellenti, 3 buoni, 6 sufficienti; il Lago d’Orta (con 17 punti di monitoraggio) ha ottenuto 15 valutazioni eccellenti e 2 buone; tutti e 5 i punti del Lago di Mergozzo sono stati valutati eccellenti. Il sindaco di Omegna, Adelaide Mellano, dicendosi «lieta per l’attenzione di Regione e Arpa», ha sottolineato come siano fondamentale per la salvaguardia ambientale «la rete e l’alleanza delle forze operanti in maniera sinergica. Noi dobbiamo tutelare l’ambiente e la vita delle persone, una sfida culturale da portare avanti insieme». Apprezzamento per l’iniziativa “decentrata” da parte del presidente della Provincia del Vco, Stefano Costa, che ha ribadito la «ritrovata balneabilità» del Cusio dopo l’operazione di liming di 25 anni fa. 

Anche Costa si è soffermato sull’importanza della sinergia operativa per la verifica e l’ottenimento della «migliore qualità dell’acqua», nell’ottica di una fruibilità turistica che va in direzione del miglioramento dell’economia. Poi ha rilanciato alcune peculiarità del Verbano Cusio Ossola, «la provincia più piccola del Piemonte, interamente montana e confinante con uno stato estero, che ha le carte in regola per divenire area protetta», espresso l’esigenza di mantenere le dodici guardie provinciali impegnate in azioni di controllo ambientale e la necessità del mantenimento dei livelli di innalzamento dei laghi anche per evitare di perdere parte delle spiagge fruibili.  L'assessore regionale all’Ambiente, Alberto Valmaggia, ha rilevato la positività del monitoraggio, auspicando che anche i (pochi) giudizi sufficienti scompaiano, ribadendo come, sulla base dei dati raccolti, Regione, Comuni e Province  mettano in atto politiche sinergiche sull’ambiente. Ricordati, alla luce delle disposizioni europee, il controllo del sistema di depurazione e la copertura del territorio con un «ciclo idrico integrato» ottimale. Per la prima volta, nel piano paesaggistico è stato realizzato un censimento dei laghi alpini, portando attenzione, tra le iniziative a tutela ambientale, sul l’imbarcazione utilizzata per «raccogliere le alghe dove c’è più rischio di eutrofizzazione». Il direttore generale di Arpa Angelo Robotto ha illustrato i compiti dell’Agenzia che «monitora e controlla ciò che impatta sulla matrice ambientale» e ricordato le direttive europee del 2000 e del 2006 sui laghi, indicando la necessità di «una valutazione complessiva del corpo idrico» e di sorveglianza dell’impatto sulla salute.

Francesca Vietti (Arpa) ha offerto una puntuale analisi sui parametri utilizzati e sulle modalità del monitoraggio che si svolge da maggio a settembre. Secondo le direttive europee, la classificazione delle acque di balneazione lacustri si devono basare su almeno 16 campioni degli ultimi 4 anni e deve valutare i parametri microbiologici (legati alla presenza di enterococchi intestinali ed escherichia coli) e meteo climatici. «Il superamento dei parametri porta ad un divieto temporaneo di balneazione». In alcuni laghi  a causa della forte eutrofizzazione vengono effettuati ulteriori campionamenti per verificare la presenza di cianobatteri e tossine. Otto i controlli (durante la stagione) su 93 zone per un totale di 738 campioni (più eventuali campioni suppletivi). Interventi anche di Fabio Dovana (Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta) che ha ricordato, per il secondo anno, la presenza di Orta nella “Guida blu” realizzata in collaborazione con il Touring Club e il prossimo appuntamento della “Goletta dei laghi” che veleggerà sul Maggiore dal 6 al 20 luglio. Rosario Mosello (CNR- Istituto per lo Studio degli Ecosotemi di Pallanza) ha posto l’attenzione, dopo il successo del liming sul Lago d’Orta, sulla presenza di metalli pesanti sul fondo e di eventuali effetti deleteri derivanti da «anossia ed eutrofizzazione». In conclusione Robotto ha annunciato la prossima sottoscrizione di una Convenzione con l'Università di Torino e di un workshop a conclusione della stagione per la valutazione delle ricadute  dell'attività di balneazione sul territorio.

I dati di Arpa sono emessi settimanalmente in un bollettino delle acque di balneazione (oltre che sul sito istituzionale, via twitter e mediante comunicati ufficiali). Per ogni zona sono disponibili i profili che ne rappresentano la carta di identità e contengono la valutazione della qualità dell'acqua di balneazione sulla base del quadriennio precedente.

Maria Antonietta Trupia  

 

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