Autori di 26 furti tra Piemonte e Lombardia: arrestati dai Carabinieri di Novara

Autori di 26 furti tra Piemonte e Lombardia: arrestati dai Carabinieri di Novara
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NOVARA, Due gruppi di malviventi, per la precisione due ‘batterie’, dediti in prevalenza a furti in appartamento, sono stati sgominati dai Carabinieri del Reparto operativo-Nucleo Investigativo di Novara, impegnati da anni nel contrastare le attività predatorie di agguerriti gruppi dell’Est Europa (in passato, tra gli altri, georgiani e rom). Nome dell’operazione, avviata lo scorso dicembre, “Prometeo”.

Le due ‘batterie’, che al momento non risulta fossero collegate tra loro, entrambe composte da albanesi, partivano dal Milanese, andando a colpire su tutto il territorio del Nord Ovest d’Italia, mettendo in atto numerosi furti in abitazione. 26 quelli per ora contestati, 24 riusciti e due tentati. Si va da Piacenza a Varese (con precisione a Busto Arsizio, Malnate e Cardano al Campo) sino al Cuneese e a Brescia, ma anche a Bergamo e a Como. Uno dei 10 fermati, tra l’altro, era stato arrestato il sabato precedente al fermo per questa operazione a Brenno, nel Bresciano. Incensurato e processato per direttissima il lunedì, è stato condannato a pochi mesi e rimesso in libertà. Alla sera è stato trovato già al suo ‘lavoro’ insieme alla sua banda, per portare a termine un altro colpo, in questo caso a Cherasco in provincia di Cuneo.

Per tutti e dieci i fermi sono già stati convalidati dal Gip di Milano (competente per territorio)  e tutti, come spiegato stamani in conferenza stampa (foto Martignoni), sono stati colpiti da ordinanze di custodia cautelare in carcere. La maggior parte dei dieci risultano clandestini sul territorio nazionale e uno era colpito da ordinanza di carcerazione per non aver ottemperato all’obbligo di lasciare l’Italia. “Un’operazione che ha visto i nostri carabinieri lavorare giorno e notte con grande spirito di sacrificio”, ha sottolineato il comandante provinciale dell’Arma, colonnello Domenico Mascoli. Le due bande si muovevano su auto già di per sé molto veloci, ma anche ‘taroccate’ per l’uso, per potenziarne la velocità, tanto che sfrecciavano lungo l’autostrada anche a oltre 240 chilometri all’ora (usavano una Bmw serie 1 e una Audi AS 3000). Avevano colpito anche a Trecate e sono stati fermati, una delle due bande, dopo aver fatto un sopralluogo a Cerano, con ogni probabilità per colpire anche qui. Stavano infatti per colpire ancora, come riferito dal colonnello Maurilio Liore, comandante del Reparto operativo. “Puntavano a Cerano e a Cameri”. Ogni batteria era formata da 5 elementi. “Il modus operandi – ha aggiunto il maggiore Sandro Colongo – era sempre lo stesso. Uno rimaneva in auto, un secondo era il ‘palo’, mentre gli altri entravano in azione e osservavano cosa potesse servire per mettere in atto il colpo, così da tornare in auto e prelevare gli arnesi da scasso più idonei”. Interamente riconsegnata ai proprietari la merce sottratta (per un valore di 400mila euro).

mo.c.


NOVARA, Due gruppi di malviventi, per la precisione due ‘batterie’, dediti in prevalenza a furti in appartamento, sono stati sgominati dai Carabinieri del Reparto operativo-Nucleo Investigativo di Novara, impegnati da anni nel contrastare le attività predatorie di agguerriti gruppi dell’Est Europa (in passato, tra gli altri, georgiani e rom). Nome dell’operazione, avviata lo scorso dicembre, “Prometeo”.

Le due ‘batterie’, che al momento non risulta fossero collegate tra loro, entrambe composte da albanesi, partivano dal Milanese, andando a colpire su tutto il territorio del Nord Ovest d’Italia, mettendo in atto numerosi furti in abitazione. 26 quelli per ora contestati, 24 riusciti e due tentati. Si va da Piacenza a Varese (con precisione a Busto Arsizio, Malnate e Cardano al Campo) sino al Cuneese e a Brescia, ma anche a Bergamo e a Como. Uno dei 10 fermati, tra l’altro, era stato arrestato il sabato precedente al fermo per questa operazione a Brenno, nel Bresciano. Incensurato e processato per direttissima il lunedì, è stato condannato a pochi mesi e rimesso in libertà. Alla sera è stato trovato già al suo ‘lavoro’ insieme alla sua banda, per portare a termine un altro colpo, in questo caso a Cherasco in provincia di Cuneo.

Per tutti e dieci i fermi sono già stati convalidati dal Gip di Milano (competente per territorio)  e tutti, come spiegato stamani in conferenza stampa (foto Martignoni), sono stati colpiti da ordinanze di custodia cautelare in carcere. La maggior parte dei dieci risultano clandestini sul territorio nazionale e uno era colpito da ordinanza di carcerazione per non aver ottemperato all’obbligo di lasciare l’Italia. “Un’operazione che ha visto i nostri carabinieri lavorare giorno e notte con grande spirito di sacrificio”, ha sottolineato il comandante provinciale dell’Arma, colonnello Domenico Mascoli. Le due bande si muovevano su auto già di per sé molto veloci, ma anche ‘taroccate’ per l’uso, per potenziarne la velocità, tanto che sfrecciavano lungo l’autostrada anche a oltre 240 chilometri all’ora (usavano una Bmw serie 1 e una Audi AS 3000). Avevano colpito anche a Trecate e sono stati fermati, una delle due bande, dopo aver fatto un sopralluogo a Cerano, con ogni probabilità per colpire anche qui. Stavano infatti per colpire ancora, come riferito dal colonnello Maurilio Liore, comandante del Reparto operativo. “Puntavano a Cerano e a Cameri”. Ogni batteria era formata da 5 elementi. “Il modus operandi – ha aggiunto il maggiore Sandro Colongo – era sempre lo stesso. Uno rimaneva in auto, un secondo era il ‘palo’, mentre gli altri entravano in azione e osservavano cosa potesse servire per mettere in atto il colpo, così da tornare in auto e prelevare gli arnesi da scasso più idonei”. Interamente riconsegnata ai proprietari la merce sottratta (per un valore di 400mila euro).

mo.c.


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