Edilizia

Atc: 22 milioni di manutenzioni e 150 alloggi recuperati ma nulla di fatto per il 110

Nei giorni scorsi in commissione il presidente Marco Marchioni ha snocciolato i dati degli interventi in città

Atc: 22 milioni di manutenzioni e 150 alloggi recuperati ma nulla di fatto per il 110
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Ha snocciolato una serie di vie, numeri civici e cifre. Il presidente di Atc Marco Marchioni , in commissione mercoledì 13 dicembre, ha illustrato quali e quante manutenzione sono previste per gli alloggi popolari.

Sopra lo stabile in via San Bernardino da Siena

Nulla di fatto però per il bonus 110

Dati e cifre a cui manca quella degli interventi relativi al superbonus 110 in scadenza il 31 dicembre: per Atc Piemonte Nord un nulla di fatto. «Abbiamo individuato 150 alloggi sul quadrante e divisi in sette lotti - ha detto - abbiamo ricevuto manifestazioni d’interesse ma le 42 variazioni burocratiche e soprattutto la necessità di terminare i lavori prima di quanto originariamente previsto, ha fatto sì che le ditte si ritirassero. Non nascondo l’amarezza: siamo accostati con le quattro frecce, sperando di poter recuperare tutto il lavoro svolto dagli uffici con il 75% su meno alloggi entro il 2026».

Un lavoro importante soprattutto considerando i 67 dipendenti per la gestione di 15mila alloggi, contro i 400 del Piemonte Centrale che ne gestisce 29mila.

Altre Atc, però, hanno portato a casa il risultato concentrandosi su singoli alloggi e il consigliere Pd Nicola Fonzo ha riassunto con un «chi troppo vuole nulla stringe» quella che ha definito «un’occasione perduta per riqualificare il patrimonio edile».

Proverbio contro proverbio, Marchioni ha rilanciato: «Del senno di poi sono piene le fosse. Il nostro obiettivo era agire sul numero più alto possibile di immobili, eliminando interventi successivi di manutenzione.

Gli interventi in arrivo

Intanto, sono oltre 22 i milioni a bilancio dal 2019 a oggi da Atc e Comune, con il contributo di fondi regionali, del Pnrr ed ex Gescal (fondo destinato alla costruzione e all’assegnazione di case ai lavoratori) per la manutenzione degli alloggi popolari, con la gran parte degli interventi che si concretizzeranno nel 2024.

Tra questi, in via Adamello 920mila euro per la sostituzione delle coperture in amianto, in via San Bernardino da Siena quasi 9 milioni di euro, in via Cavigioli 2 milioni per 56 alloggi, in via Poletti 2,1 milioni per 64 alloggi, in fase di aggiudicazione via Morazzone e via Casorati per 3 milioni di euro.

E ancora, progetto approvato per 225mila euro da investire in 5 alloggi alla Rizzottaglia, 80mila per via Tarantola, 90mila per via Spreafico.

Ascensori e caldaie

Importante l’accordo quadro per gli ascensori che cuba 1,3 milioni di euro e che eviterà a molti inquilini (come più volte segnalato alla nostra redazione) di trovarsi prigionieri delle proprie abitazioni; e un altro accordo quadro da 850mila euro per la manutenzione ordinaria a cui si aggiungono 350mila euro per le caldaie.

Previsto il recupero di 63 alloggi entro la fine dell’anno e «l’ufficio tecnico ne ha individuati altri 15 che possono essere recuperati con un importo compreso tra i 50 e i 60mila euro, per una disponibilità di 150 alloggi entro il 2024». Una boccata d’ossigeno a fronte però delle 157 domande arrivate con l’ultimo bando e che avevano punteggio superiore all’8, auto assegnato dagli inquilini in base ai requisiti previsti dalla legge. La commissione preposta ne ha già verificate un centinaio.

La questione degli alloggi in "autorecupero"

Delicato anche il tema dell’autorecupero: il bando individua una serie di alloggi non assegnabili perché bisognosi di interventi di manutenzione (fino a un massimo di 7mila euro), chi è in graduatoria per l’assegnazione può chiedere di farsene carico in cambio poi di uno “sconto” sulla locazione. Marchioni non ha nascosto le sue perplessità: «L’ufficio ha individuato una decina di alloggi che potrebbero seguire questa strada, ma essendo i possibili assegnatari in condizioni di disagio, non vorrei che gli interventi li affidassero ad amici o parenti e non risultassero poi a norma, specie quelli sugli impianti elettrici con relativa certificazione. Vorrei quindi procedere attraverso aziende individuate da noi, scelta che consentirebbe anche di ottenere prezzi più vantaggiosi».

 

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