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Angsa Novara Vercelli: riprende il progetto Autibus per la mobilità assistita

Inaugurato il nuovo pulmino, grazie al contributo dell’associazione Amico Canobio

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Un pulmino, il cui acquisto è stato reso possibile grazie al contributo dell’associazione “Amico Canobio”, consentirà ad Angsa di sviluppare il “Progetto Autibus”, ideato nel Centro per l’autismo di Novara.

Lo racconta il Corriere di Novara

"Un sopporto alle famiglie"

Un progetto - come ha spiegato martedì 14 novembre in conferenza stampa la presidente di Angsa Novara Vercelli, Priscilla Beyersdorf - per i ragazzi, ma anche per le loro famiglie.

“Autibus” nasce infatti «per dare un supporto concreto alle famiglie che già frequentano il centro attraverso una duplice azione, quella di offrire un servizio di mobilità assistita nel tragitto casa-Centro-scuola e, al contempo, creare nuove opportunità di impiego e di re-inserimento lavorativo per quelle persone vicine al Centro e che hanno dovuto rinunciare alla propria occupazione per seguire le necessità famigliari. Ciascuno di loro, in base alle proprie disponibilità, potrà mettere a disposizione qualche ora del proprio tempo, a fronte di un piccolo introito. Un modo quindi per restituire ai genitori un po’ di “libertà” e di sostenere anche a livello economico le “nostre” famiglie, che molto spesso sono monoreddito per cause di forza maggiore».

Il nuovo mezzo

Il Progetto Autibus riparte dunque con l’acquisto di un nuovo mezzo, reso possibile grazie al contributo dell’Associazione Amico Canobio di Novara: «Da parte nostra - ha detto il presidente, notaio Emanuele Caroselli - non posso che essere felice di questa scelta e augurarvi che questo pulmino possa fare tanti chilometri verso la fortuna che meritate».

Il mezzo è stato inaugurato e benedetto da don Dino Campiotti, fondatore di Cooperativa Gerico, che ha ospitato l’evento e che accoglie, nella sede di via Ansaldi, molte attività di Angsa.

Il gruppo dei "tamburi uniti" e la promessa del sindaco

Come quella dell’ormai “collaudatissimo” gruppo dei “Tamburi uniti”, composto da ragazzi dell’associazione che alle percussioni sanno davvero offrire un esempio concreto delle proprie abilità. Abilità dimostrate durante il mini concerto che ha aperto la conferenza stampa, riuscendo a strappare anche al sindaco Alessandro Canelli una promessa: «Un martedì di questi mi unirò a voi, così mi insegnerete a suonare».

In un momento in cui le diagnosi di autismo continuano a mostrarsi in continua crescita e anche l’Amministrazione comunale fatica a individuare i fondi per coprire ad esempio le necessità di assistenza scolastica per questi ragazzi, il sindaco ha rivolto un plauso ad Angsa, «che sta diventando sempre più centrale e importante in città per i tanti progetti che sta portando avanti, mettendo a disposizione competenze e dedizione».

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