Amianto, a Galliate in arrivo il kit di smaltimento

Amianto, a Galliate in arrivo il kit di smaltimento
Pubblicato:
Aggiornato:

GALLIATE - «Tutto l’amianto che si toglie è un pericolo in meno per la salute pubblica». Le parole del consigliere di Progetto Comune Marco Ceriotti riassumono un problema che, al giorno d’oggi, non può più essere sottovalutato. E che attenzione all’amianto ci sia, sia nei banchi di maggioranza che in quelli di opposizione, l’ha dimostrato l’approvazione all’unanimità (pur se stralciata dei suoi due punti finali) - lo scorso giovedì sera in Consiglio comunale - di una mozione presentata dal gruppo Pd-Pse. A fronte di un intervento di mappatura delle zone con presenza di amianto antropico avviata dalla Regione Piemonte tramite l’Arpa, ha spiegato Maria Grazia Pedrini, «ci piacerebbe capire se questo telerilevamento sia stato effettuato anche sul territorio di Galliate e se sì con quali risultati». Dati che al momento, ha risposto l’assessore all’Ambiente Corrado Frugeri, non sono disponibili: «Non esiste alcuna comunicazione ufficiale riguardo alla mappatura. Nè peraltro - ha aggiunto Frugeri - non c’è ad oggi alcuna norma che possa obbligare i proprietari privati alla eliminazione dell’amianto. Ma è ovvio che l’interesse sul tema non può mancare». Così come c’è un oggettivo problema di «trovare le risorse», ha aggiunto dai banchi della maggioranza Cristina Borioni.

«Sappiamo però, da contatti diretti avuti con l’assessore e il funzionario competente - ha detto Pedrini - che la Regione intende procedere alla stesura di un Piano di demiantizzazione del Piemonte, ampliando gli incentivi anche ai privati, per favorire le bonifiche dei materiali contenenti amianto, attraverso l’erogazione di contributi sui costi di rimozione, di raccolta e di smaltimento. E’ dunque importante che l’Amministrazione presti la massima attenzione, per evitare di vedere perse possibili opportunità che potrebbero aiutare la bonifica del patrimonio immobiliare dei galliatesi con la possibilità di ottenere incentivi economici finalizzati alla riduzione delle spese». Resta poi, ha aggiunto Pedrini, «l’importanza dell’informazione e della sensibilizzazione della cittadinanza per promuovere la conoscenza dei gravissimi danni alla salute che si rischiano in presenza di questo materiale. Oltre ad un’azione di semplificazione burocratica che possa agevolare i cittadini».

Sul tema il sindaco Davide Ferrari si è rivelato pronto: «Con il Consorzio rifiuti abbiamo già parlato del problema amianto e della sburocratizzazione: qualche mese fa avevo proposto la realizzazione dell’iniziativa, già adottata in altre zone d’Italia, del “kit amianto”, che prevede - per i privati che intendano fare interventi di rimozione - una semplificazione delle procedure con la negoziazione in anticipo dei prezzi minori presso le ditte specializzate, oltre alla possibilità di avere tutta l’attrezzatura per l’autosmaltimento di materiale fino a 50 metri quadri. So che il Consorzio ci sta lavorando, ormai la strada è tracciata. E mi sembra sia la risposta migliore».

Interesse ha suscitato anche la proposta, venuta dal consigliere del Movimento 5Stelle Bob Caprai, di esentare dalla tassa sul plateatico chi installa ponteggi finalizzati alla rimozione di amianto dai tetti. «Credo che sia un’idea accoglibile, fra l’altro a costo zero per il Comune, e dovrebbe essere discussa nell’ambito della apposita commissione come modifica al regolamento Cosap», ha detto il sindaco.

Ferma restando l’intenzione di girare tutti gli spunti e i suggerimenti emersi nel corso della discussione alla neocostituita Consulta ambiente, il Consiglio ha quindi approvato all’unanimità la mozione dei consiglieri Pd-Pse.

Laura Cavalli

GALLIATE - «Tutto l’amianto che si toglie è un pericolo in meno per la salute pubblica». Le parole del consigliere di Progetto Comune Marco Ceriotti riassumono un problema che, al giorno d’oggi, non può più essere sottovalutato. E che attenzione all’amianto ci sia, sia nei banchi di maggioranza che in quelli di opposizione, l’ha dimostrato l’approvazione all’unanimità (pur se stralciata dei suoi due punti finali) - lo scorso giovedì sera in Consiglio comunale - di una mozione presentata dal gruppo Pd-Pse. A fronte di un intervento di mappatura delle zone con presenza di amianto antropico avviata dalla Regione Piemonte tramite l’Arpa, ha spiegato Maria Grazia Pedrini, «ci piacerebbe capire se questo telerilevamento sia stato effettuato anche sul territorio di Galliate e se sì con quali risultati». Dati che al momento, ha risposto l’assessore all’Ambiente Corrado Frugeri, non sono disponibili: «Non esiste alcuna comunicazione ufficiale riguardo alla mappatura. Nè peraltro - ha aggiunto Frugeri - non c’è ad oggi alcuna norma che possa obbligare i proprietari privati alla eliminazione dell’amianto. Ma è ovvio che l’interesse sul tema non può mancare». Così come c’è un oggettivo problema di «trovare le risorse», ha aggiunto dai banchi della maggioranza Cristina Borioni.

«Sappiamo però, da contatti diretti avuti con l’assessore e il funzionario competente - ha detto Pedrini - che la Regione intende procedere alla stesura di un Piano di demiantizzazione del Piemonte, ampliando gli incentivi anche ai privati, per favorire le bonifiche dei materiali contenenti amianto, attraverso l’erogazione di contributi sui costi di rimozione, di raccolta e di smaltimento. E’ dunque importante che l’Amministrazione presti la massima attenzione, per evitare di vedere perse possibili opportunità che potrebbero aiutare la bonifica del patrimonio immobiliare dei galliatesi con la possibilità di ottenere incentivi economici finalizzati alla riduzione delle spese». Resta poi, ha aggiunto Pedrini, «l’importanza dell’informazione e della sensibilizzazione della cittadinanza per promuovere la conoscenza dei gravissimi danni alla salute che si rischiano in presenza di questo materiale. Oltre ad un’azione di semplificazione burocratica che possa agevolare i cittadini».

Sul tema il sindaco Davide Ferrari si è rivelato pronto: «Con il Consorzio rifiuti abbiamo già parlato del problema amianto e della sburocratizzazione: qualche mese fa avevo proposto la realizzazione dell’iniziativa, già adottata in altre zone d’Italia, del “kit amianto”, che prevede - per i privati che intendano fare interventi di rimozione - una semplificazione delle procedure con la negoziazione in anticipo dei prezzi minori presso le ditte specializzate, oltre alla possibilità di avere tutta l’attrezzatura per l’autosmaltimento di materiale fino a 50 metri quadri. So che il Consorzio ci sta lavorando, ormai la strada è tracciata. E mi sembra sia la risposta migliore».

Interesse ha suscitato anche la proposta, venuta dal consigliere del Movimento 5Stelle Bob Caprai, di esentare dalla tassa sul plateatico chi installa ponteggi finalizzati alla rimozione di amianto dai tetti. «Credo che sia un’idea accoglibile, fra l’altro a costo zero per il Comune, e dovrebbe essere discussa nell’ambito della apposita commissione come modifica al regolamento Cosap», ha detto il sindaco.

Ferma restando l’intenzione di girare tutti gli spunti e i suggerimenti emersi nel corso della discussione alla neocostituita Consulta ambiente, il Consiglio ha quindi approvato all’unanimità la mozione dei consiglieri Pd-Pse.

Laura Cavalli

Seguici sui nostri canali