Accordo Comune-Saba: i gruppi ambientalisti coinvolgono la Corte dei Conti

Accordo Comune-Saba: i gruppi ambientalisti coinvolgono la Corte dei Conti
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NOVARA – Dieci associazioni ambientaliste (Associazione italiana esposti all’amianto sezione Novara, Comitato spontaneo per la tutela del centro storico, Comitato spontaneo per la tutela e lo sviluppo del quartiere S. Agabio, Coordinamento ambientalista rifiuti Piemonte sezione Novara, Fai delegazione provincia Novara, Idee di Futuro, Legambiente Circolo Novara, Medicina Democratica Novara, Novara in Movimento e Vivi Novara) hanno inviato un esposto alla Corte dei Conti sulla vicenda dell’accordo tra Comune e Saba in merito a un risarcimento di 1,65milioni di euro per il parcheggio sotterraneo di largo Bellini poi non costruito.
Una situazione che era già emersa tre anni fa, quando queste stesse associazioni sostenevano come si potesse cancellare la realizzazione del parcheggio sotterraneo senza arrivare a penali da pagare a Saba (l’azienda vincitrice dell’appalto), mentre il Comune la vedeva esattamente al contrario.

NOVARA – Dieci associazioni ambientaliste (Associazione italiana esposti all’amianto sezione Novara, Comitato spontaneo per la tutela del centro storico, Comitato spontaneo per la tutela e lo sviluppo del quartiere S. Agabio, Coordinamento ambientalista rifiuti Piemonte sezione Novara, Fai delegazione provincia Novara, Idee di Futuro, Legambiente Circolo Novara, Medicina Democratica Novara, Novara in Movimento e Vivi Novara) hanno inviato un esposto alla Corte dei Conti sulla vicenda dell’accordo tra Comune e Saba in merito a un risarcimento di 1,65milioni di euro per il parcheggio sotterraneo di largo Bellini poi non costruito.
Una situazione che era già emersa tre anni fa, quando queste stesse associazioni sostenevano come si potesse cancellare la realizzazione del parcheggio sotterraneo senza arrivare a penali da pagare a Saba (l’azienda vincitrice dell’appalto), mentre il Comune la vedeva esattamente al contrario.

Le associazioni ora ricorrono alla Corte dei Conti e hanno spiegato i motivi in una conferenza stampa stamani, martedì 27 ottobre. “Nel bando di gara – ha spiegato Alberto Pacelli di Idee di Futuro (in conferenza anche Roberto De Rosa per Vivi Novara e Giorgio Albertinale per Legambiente) – c’era un punto preciso che riferiva come ‘la convenzione di concessione conterrà una clausola che subordinerà l’efficacia degli impegni relativi alla realizzazione e gestione, all’intervenuta approvazione del progetto esecutivo da parte dell’amministrazione concedente. O se il concessionario non otterrà le autorizzazioni necessarie… In difetto delle suddette condizioni, il concessionario non potrà pretendere alcunché a titolo di risarcimento, indennizzo, rimborso spese o a qualsiasi altro titolo, ad eccezione del compenso per l’attività progettuale svolta”. Una clausola – riferisce Pacelli – mai trascritta nella convenzione, ma per noi, che abbiamo interpellato diversi legali, è lo stesso valida. Viene, infatti, richiamata dall’articolo 1 presente nella convenzione, che valuta ‘parte integrante e sostanziale’ la determina del dirigente della pianificazione relativa al bando di gara del 2007”.
Ecco perché per i gruppi ambientalisti a Saba dovrebbero andare solo le spese di progettazione (complessivamente 660mila euro). “Il Comune non ha mai approvato il progetto esecutivo e allora, conseguentemente, si cade nel punto che abbiamo citato, che è il punto H”.

mo.c.

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